DUMBO GETS MAD

Dumbo Gets Mad

Dumbo Gets Mad

Dumbo Gets Mad nasce nell’estate 2010 fra Los Angeles e Reggio Emilia.
L’idea sulla quale si basa il progetto è quella di fondere un intenzione elettrica e analogica a una sonorità persa nel tempo, calda e organica in modo da creare una fusione ad alto contenuto psichedelico capace di trasportare verso lidi sconosciuti ma rassicuranti.
Dopo interessamenti da parte di stampe internazionali e svariati blog americani il progetto decide di fare uscire un primo lp con Bad Panda Records nel Febbraio 2011.”Elephants at The Door” è il suo titolo e viene distribuito digitalmente con l’innovativa formula del “pay with a tweet”, riuscendo a raggiungere in poco più di un anno la soglia dei 100mila digital download e in formato vinile in numero limitato(500 copie).
Il duo inizia un tour che lo vedrà aprire per la New York based band “The Books” al Circolo degli Artisti a Roma, per i Neon Indian a Padova e per i Black Lips a Marsiglia. Si aggiunge nell’autunno 2012 un minitour Californiano di 4 date che congederà Elephants at The Door aprendo le porte al nuovo disco “Quantum Leap” in uscita nel febbraio 2013 sempre per Bad Panda Records.
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Dumbo Gets Mad emerged in the summer of 2010 in Northern Italy and has now migrated to Los Angeles. His initial aim was to lay down some marvelous music in an organic manner, open to whatever direction the tunes took during the recording session. The first published track was Plumy Tale, which received positive reviews from a number of music blogs. Dumbo then decided to work on a debut album with an express goal and spirit in mind: “No matter what it sounded like, it had to be psychedelic!” The result is Elephants at The Door. The album was recorded sans fancy technology, using old-fashioned equipment like analog synthetizers and tape machines—and lots of good vibes.

Facebook – http://www.facebook.com/DumboGetsMadMusic

Reviews

Quantum Leap racchiude già nel suo titolo una perfetta doppia interpretazione del disco: da una parte un impressionante salto quantico (e di qualità) della band, approdata di colpo ad un suono più corposo, sexy e maturo. Dall’altra, il riferimento ad una teoria cosmica che prevede una svolta nelle sorti del pianeta terra e dei suoi abitanti, verso un nuovo risveglio spirituale e percettivo (sì, ho dovuto leggere un sacco di forum inquietanti per capire di cosa si trattasse).

Il nuovo lavoro del duo più attraente della musica italiana è proprio così: psichedelico fino all’osso e super trippy, un vortice caleidoscopico di lumicini e colori in cui si fondono il sesso e il gioco, che insieme al groove sono le tre colonne portanti delle tredici canzoni. Linee di basso grasse e funky risvegliano chitarre indisciplinate e riverberi telefonici, la samba fa spazio a mille tamburi di braccia tatuate e in men che non si dica sei già preso bene fino alla punta dei capelli. (…) Correte a comprarlo.” Rockit

“Ode to madness, è magnifico rendersi conto che in Italia ci sia ancora qualcuno dotato di un minimo di follia (e mai come in questo caso la parola non è scelta a caso), capace di creare un lavoro unico e prezioso fatto di chitarre sghembe, suoni di missili in partenza verso la luna e synth lisergici. I Dumbo Gets Mad sono una di quelle band che non ti fa perdere la speranza che anche da noi sia possibile unire passato e futuro, ottenendo risultati di qualità assoluta.
(…) Non capita tutti i giorni di trovare la Detroit del soul, la leggerezza transalpina di Jane Birkin, il psych pop d’ oltremanica, il groove di matrice funk (Cougar) e l’animo elettro-latino (Maleducato) uniti tutti in un unico, coeso e multietnico lavoro, leggero pur nella sua elegante ricerca sonora. Potresti ascoltare brani come Future Sun o Bam Bam in loop per ore senza mai stancarti, lasciando che di fronte a te si aprano ogni volta scenari differenti, nuovi ed unici. Al tutto aggiungete che i DGM tirano fuori un brano che in un colpo solo coverizza “212“ e “Liquorice“ di Azealia Banks ed il gioco è fatto, la trappola dentro cui cadrete senza poterne più uscire è pronta.” Dlso

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L'Associazione A Night Like This ha ideato, progettato e organizzato A Night Like This Festival.
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