Girless & The Orphan

Girless & The Orphan

 

Indie/Folk/Punk

 

Girless è un ragazzo sensibile di 25 anni. The Orphan è un precario sensibile di 31.

La musica di Girless & The Orphan vorrebbe dar voce a tutti i giovani e sensibili precari del mondo.

Scrivono canzoni folk dal 2008, ma siccome poi finisce che le distorcono sempre, diventano canzoni un po’ punk. Quindi li defineremo convenzionalmente dei punkautori.

Hanno all’attivo due ep, acclamati dalla critica e dal pubblico di settore e non, e uno split con gli amici Verily So .

– Sito ufficiale: www.girlessandtheorphan.tumblr.com

– Facebook: www.facebook.com/girlessandtheorphan

– Soundcloud: www.soundcloud.com/girlessorphan

Reviews

“…che i Girless & Orphan siano davvero sentimentali, che abbiano una vera rabbia contadina, che, insomma, siano onesti, o che sia solo una finta patina zotica a mascherare degli hard-rocker cafoni prestati al folk, non lo so. Queste cinque canzoni sono lo schiaffo del soldato. Hanno quell’ironia tipo cassa dritta + that’s all folks che mi ricorda i Rednex (sì, loro) oppure la prima volta che ho visto gli Eels dal vivo, e loro si sono presentati in tre con un elmetto in testa e hanno rifatto tutte le ballad in versione punk.

I Girless sono in due e, secondo me, hanno quel piglio lì: nascondono i sentimenti sotto il tappeto, lasciano trapelare qualche storia, le classiche che diventano dei classici una volta che ti sei seduto al bancone e inizi a bere; il resto è rock’n’roll. Hanno l’anima a metà tra il distorto e il triste, alla Neutral Milk Hotel, un taglio più introspettivo/favolesco, alla Decemberist, e un’attitudine tamarra che non sembra mancare mai se vivi a Rimini.

A mio avviso sanno cos’è l’amore, i due, ma si guardano bene dal descrivertelo; meglio raccontarti di un sogno dove ogni cosa va alla grande, si scopa come ricci, i problemi sono rimandati a domani, ma domani non arriva. Il tutto con un inglese da scuola elementare, che smussa queste tristezze che diventano da sussidiario scolastico. Sempre uguali. I nomi cambiano ma la ragazza è sempre la stessa. The Same Old Story, dicevano i Penniwise, anche se loro parlavano di genitori. Perchè, alla fine, secondo me, i genitori c’entrano sempre. Insomma, Girless & Orphan è davvero un bel nome. I Girless & Orphan sono bravi, molto. Le canzoni dei Girless & Orphan sono un fulmine a ciel sereno. E direi che, per 16 minuti di musica, basta così.”  Sandro Giorello/Rockit

 

“…il  fatto è che i Girless & The Orphan ti parlano. Direttamente. Al cuore. Senza quella tristezza unilaterale che spesso caratterizza alcuni songwriters ma che ti fa vacillare in un modo particolare. Si parte con una bomba a mano, infatti. Wings behind our backs. E ti viene voglia di saltellare come un idiota. Senza in realtà motivo. …But if you’re not sure we will never go back, we will stay up here, we will put our wing behind our back. Hang on, wait: how am I suppose to do all this stuff without you here? Si ricade sempre in qualche posto non troppo illuminato. As You Fall. Dove ti trovi a far mezzi sorrisi sollevando il tappeto e guardando qualche ricordo che ti manca particolarmente. Irrecuperabile. Ed è un’altalena. Come nei sentimenti veri. Così diversi da quelli di plastica. Torna la grancassa e il tamburello in Saturday Night Liver. E poi November 17th, che mi racconta più di quello che vorrei sentire. E la perla finale. Another Place. Mi sbriciolo. But now we are even, where’s the happier life, the brilliant side?”  THE BREAKFAST JUMPERS

 

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