CHI SONO?
Frontman del trio americano è il visionario tuttofare Luis Vasquez.
COSA SUONANO?
Sonorità post punk dal carattere cupo, ipnotico ed inquieto.
PERCHÉ VENIRE AD ASCOLTARLI?
Se ve li siete persi in apertura dei Depeche Mode durante il loro ultimo tour europeo, questa è la vostra occasione. Se no sapete già perché venire.
#anltascolta
VUOI SAPERNE DI PIÙ?
The Soft Moon, guidati dal visionario compositore americano Luis Vasquez, vengono scelti come opening del tour 2014 dei Depeche Mode dopo l’uscita del loro secondo LP ZEROS. Scritto e registrato “on the road” – e stavolta supportato da una vera e propria band – ZEROS è un album a metà tra la New York dei Suicide e la Manchester più oscura marchiata Factory Records. Vasquez si conferma un figlio legittimissimo del post punk.
Ci sono stati dei cambiamenti dall’uscita nel 2010 dell’album d’esordio. Mentre l’omonimo album Soft Moon era stato registrato in totale solitudine e senza nessuna reale aspettativa, quasi come uno sfogo personale, i nuovi 10 brani che compongono ZEROS sono stati scritti e registrati on the road pensando a un ipotetico pubblico che li ascoltasse. Il suono di Soft Moon si è espanso, divenendo quello di una full band; ma i suoni, sebbene più curati e precisi (il produttore è Monte Vallier) sono sempre quelli orrorifici, onirici e primordiali che avevano segnato l’esordio Soft Moon.
ZEROES è un viaggio compatto e coerente, un’immersione nell’inconscio più nero, nell’oscurità più inquietante, ZEROES è un sogno in cui è possibile sentire la paura, l’angoscia, la nostra umanità più profonda e dolorosa. La forma canzone viene ormai del tutto abbandonata, e le singole tracce sono tasselli di un discorso più ampio, frammenti sonori di un immaginario sonoro e visivo ben preciso. Gli elementi del viaggio sono il krautrock, la dark wave, l’industrial e il punk.