SUMMER CAMP

Summer Camp

I Summer Camp sono Elizabeth Sankey e Jeremy Warmsley. Iniziano quasi per caso, in un week end di pioggia, registrando una cover dei Flamingo “I’ve only got eyes for you” e caricandola su una pagina Myspace riservata. La reazione è istantanea e i bloggers si mettono in contatto con il duo nel giro di mezz’ora dall’upload. Il blog hipster americano Gorilla Vs Bear è il primo a postare la cover dando il via ad una reazione a catena di eccitazione e hype su di loro. Quando caricano il loro primo brano originale il Guardian è svelto ad annunciarne l’imminente successo, e non si sbaglia. Il duo londinese crea quel tipo di dream pop magnetico e dai colori seppiati che sembra destinato a diventare la perfetta colonna sonora di primi baci e cotte adolescenziali, romantico e struggente; la malinconica “Ghost Train” ad esempio non suona lontana dai “girl groups” degli anni 60, impacchettata però con un suono lo-fi ed una spolverata di puro zucchero pop. Il pezzo non sfugge alle orecchie attente dell’etichetta hip Moshi Moshi ( responsabile del lancio di carriere di artisti come Kate Nash, Hot Chip e Friendly Fires) che lo pubblica nel marzo 2010 con grande successo di critica: finisce in cima alla programmazione di BBC6 music e nella lista dei migliori 50 brani dell’anno di NME e i Summer Camp diventano uno dei progetti più eccitanti e promettenti dell’anno. L’autunno dello stesso anno esce un Ep, dopo aver spopolato in una lunga serie di festival in UK. A marzo 2011 soddisfano la richiesta di live dagli Stati Uniti con la partecipazione all’SXSW e ad ottobre pubblicano il primo album Welcome To Condale.

– Website: http://wearesummercamp.com/

Reviews

” (…) Condale è una cittadina che vive negli anni 80 praticamente, tanto patinata da fare il verso a Beverly Hills ed amare i Frankie Goes To Hollywood ed i due Summer Camp, Jeremy ed Elizabeth, cantano un pop che come nella più recente tradizione pesca a piene mani dagli anni 80’ con tastiere, synth e qualche leggerissimo accenno al rock, creando un lavoro che si attacca addosso esattamente come la brillantina per i capelli. Cosa c’è di tanto sorprendente in questo esordio che non abbiamo già sentito altrove? La semplicità di brani che sono scritti attorno a due/tre idee, riviste e rielaborate in modo sempre diverso (…) Un disco dove c’è appunto una base chiara e facilmente identificabile che tira le fila di diverse idee che convivono in modo assolutamente riuscito e dove è quasi scontato che a chiudere sia una traccia chiamata 1988, che è il sunto dello stille dei due, synth-pop puro e dancereccio e contagioso.”  Sentireascoltare “Se il referenzialismo (vocabolo che fa spavento solo a pronunciarlo, in tutta la vasta gamma di suoi possibili prefissi) rappresenta per voi il male supremo dell’odierna musica per teenager, “Welcome To Condale” avrà tutti i crismi del delitto in flagrante, a carte più che scoperte (…) : un ammiccamento smaliziato, nonché strategico, a quei magnifici anni Ottanta che nessuno dei due giovinetti in questione ha visto con i propri occhi, se non di sfuggita. (…) leccornie canterine come “I Want You”, “Nobody Knows You” o “Down” (perfetta), per tacere poi di “Last American Virgin”, tutte bollicine Stock, Aitken & Waterman e languide tentazioni Abc In definitiva, nulla di particolarmente clamoroso, ma il giocattolo funziona per bene. Ha una sua facilità di applicazione e seduce orecchie volubili che abbiano la voglia di lasciarsi un po’ abbindolare, con benevolenza (che ogni tanto si può e si deve anche). Per il resto, sintetizzando con una formula infelice: la nostalgia di quello che è stato o avrebbe potuto essere. Benvenuti a Condale.” OndaRock

LUMEN

Lumen

Elettropop / Indie

Vecchie drum machine dall’illustre passato, synth nervosi, chitarre e voci lontane che ricordano quanto sia breve il nostro tempo e quanto malinconici sono gli addii. Incalzati dalla componente più elettronica della new wave, i Lumen danno vita ad un electro pop insolito e sperimentale, venato di indie e scandito da atmosfere incerte.

– Facebook: http://www.facebook.com/Lumenmusic

– Bandcamp: http://lumenmusic.bandcamp.com

– Download: http://soundcloud.com/dlso/lumen-tutto-quel-che-hai/download

Reviews

“La scelta di cantare in italiano è coraggiosa, farlo con i ritmi della NEW WAVE lo è doppiamente. “…balla pure quanto vuoi, tanto presto sparirai.” canta il trio torinese in “Mondo Cieco“, pezzo dove il dancefloor incontra la musica da cameretta; come se GARBO fosse cresciuto a PHOENIX e STARFUSCKERS. […] Un po’ come Torino, ingabbiata in una rete urbana regolare e simmetrica, la musica dei LUMEN si muove fra linee e schemi, dando libero sfogo alla creatività.” Acidiviola

“Chi come me è riuscito a presenziare alla attesa data dei Cani a Torino (non tutti i pervenuti allo Spazio a quanto pare, il locale di via Cigna 211 ha registrato sold out poco prima che il concerto iniziasse) ha avuto la fortuna di imbattersi nei Lumen, gruppo emergente alle prese con un elettropop di matrice wave dal basso killer e dalle melodie incalzanti.

I tre, appena ventenni, rielaborano nel loro primo omonimo ep, scaricabile gratuitamente, gli stilemi della factory e degli eighties più cupi alla loro maniera, come ragazzi cresciuti con i vinili dei Wake in casa ma con Is This It? in loop nel loro stereo. ”  Paperstreet

“Capita a tutti di camminare per strada con l’iPod nelle orecchie e guardare la gente, le auto, i movimenti di tutti e far andare la musica, che rimbomba in testa, a sincrono con l’esterno.
Con l’EP lumen è esattamente l’opposto: è il mondo che si adegua alla musica. Come una colonna sonora ben riuscita, la musica dei Lumen solleva dalla regolare linearità dei pensieri e porta a scorrere tra melodia e tastiere. ”  HateTv